CONSULTA POPOLARE giovedì 27 maggio ore 17.30
Le ex Officine delle Ferrovie della Calabria, che divide Viale G.Mancini (Viale Parco) da Via Popilia, è una ampia area della città di Cosenza che da qualche anno è ritornata a vivere. Questa zona anonima e periferica, ormai spazio dismesso, abbandonato e brutto, si è evoluto non solo come luogo fisico, divenuto centrale perché progressivamente inglobato da uno sviluppo edilizio della città a dir poco forsennato; ma anche perchè si è trasformato in un luogo con una forte identità sociale, plurale e solidale capace di generare una progettualità articolata ricca di idee e di esperienze. E’ ora uno spazio sociale, culturale, creativo e religioso divenuto patrimonio della città. Le associazioni, le realtà e i cittadini, che hanno avviato un’azione di autorecupero dell’area, costituiscono un laboratorio di democrazia sperimentale e partecipata unico nella storia di Cosenza. Non a caso questa moltitudine di persone attive è stata convocata e consultata anche dall’UrbanLab del Comune. Lo scopo di questa consultazione, obbligata dalle indicazioni delle politiche europee, è stata quella di sviluppare un progetto di riqualificazione dell’area che rispondesse ai bisogni dei cittadini. Ma, purtoppo, di quella consultazione non è rimasto nulla! E’ servita soltanto a legittimare uno dei tanti finanziamenti europei destinati alla attuazione del piano strategico per la “famosa” area urbana.
Attualmente le associazioni, le realtà e i cittadini sono seriamente preoccupate per il bando comunale, che scadrà il prossimo 31 maggio, che prevede l’abbattimento di tutte le strutture esistenti nell’area e finalizzato alla costruzione di un auditorium definito ‘Creative City’. Le motivazioni che spingono l’Amministrazione Comunale verso la costruzione di questa imponente struttura (dovrebbe infatti contenere 3-4.000 posti a sedere) restano ignote, ben nota è invece la cifra da spendere: 20 milioni di euro. Questo bando costituisce un tradimento della consultazione avviata dall’UrbanLab di Cosenza e soprattutto un tradimento dei esideri e della progettualità manifestata dai cittadini. Ancora una volta il sindaco, Avv. Salvatore Perugini, ignora la cittadinanza non rispondendo neanche ad una formale richiesta di incontro. Ancora una volta non si sceglie affatto di ripercorrere quanto accade in altre città europee: il recupero della memoria storica dei luoghi dismessi, quali opifici o stazioni, che rinascono a nuova vita grazie anche al lavoro delle pubbliche amministrazioni. Via Popilia un tempo era la strada delle maestranze, le ex Officine delle Ferrovie della Calabria ne sono ora una delle ultime testimonianze.
Recuperare l’area significa rispettare anche una parte dell’identità e della memoria di Cosenza.
Ci dicono che l’edilizia sia in crisi, ci fanno credere che la soluzione sia continuare a costruire, ad aumentare le cubature di cemento… e la città nel frattempo soffoca. Pensiamo, invece, che una seria e nuova politica anticrisi sia il recupero, la ristrutturazione e la manutenzione dell’edilizia già esistente con accorgimenti innovativi che rispettino l’ambiente e la qualità della vita dei cittadini. La riqualificazione delle ex Officine delle Ferrovie della Calabria deve essere un’occasione di sviluppo nuovo per la città nel rispetto dei desideri e dei bisogni dei cittadini a partire dai quartieri a ridosso di Viale Mancini e di Via Popilia e dalle associazioni che vivono l’area si realizza una progettualità diversa.
L’idea-progetto che le associazioni, le realtà e i cittadini hanno descritto all’UrbanLab era basata sulla ristrutturazione delle officine nel pieno rispetto delle strutture originali ma con accorgimenti tecnici innovativi dal punto di vista ambientale. L’idea-progetto comprende la realizzazione di un’immensa area verde, alberata; spazi dedicati ai servizi di accoglienza, orientamento e sostegno per i migranti e per i bisognosi della città; laboratori culturali, creativi e musicali; spazi dedicati ai diversi credo religiosi; area informatica-multimediale; un’area che incontri i desideri di anziani, bimbi e disabili. Da giorni è stata avviata una campagna per la raccolta di firme per salvaguardare l’area al fine di creare un parco urbano che a piccoli passi le realtà associative stanno già realizzando; le numerose adesioni già pervenute testimoniano la vicinanza della città alle istanze delle realtà dell’area.
Crediamo che l’Amministrazione Comunale debba ritirare il bando per la costruzione di un auditorium e debba rispettare la cittadinanza aprendo un tavolo di confronto per trovare insieme soluzioni capaci di futuro per l’area delle ex Officine delle Ferrovie della Calabria e per la città nel rispetto dei desideri manifestati nell’idea-progetto. Per tali motivi di fronte ad un’Amministrazione Comunale assente con questo documento avviamo una consultazione popolare per chiedere il ritiro del bando e per sostenere l’idea-progettuale proposta dalle associazioni.
Associazione Baobab, Associazione Calafrica, Associazione Gli Altri Siamo Noi, Sportello Antisfratto Prendocasa, Comunità Filippina, Comunità Senegalese, Collettivo L’Evasione, Comitato Benicomuni, Comitato Fiera InMensa, Compagnia Teatrale delle Onde, CPOA Rialzo, Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica ‘Bruno Arcuri’, GAS/Mercatino ‘Utopie Sorridenti’, Libera Associazione di Idee, Mo.C.I., Officine Babilonia, Stella Cometa onlus, Unitalsi, Verde Binario.
video di ten sulla giornata di mobilitazione contro la costruzione dell’auditorium nell’area delle ex officine fdc.