Archives for Aprile, 2011

Il 30 aprile: water makes money

  • Aprile 27, 2011 16:49

@ COSENZA sabato 30 aprile 2011 c/o Officine Babilonia – via popilia / viale mancini. Dalle 20.30 apericena a kmzero & rifiutozero, degustazione d’acqua, banchetto informativo referendum. Inizio proiezione ore 21.30.

Organizzato con la collaborazione del GAS ‘Utopie Sorridenti’, il ‘Coordinamento Calabrese Acqua Bene Comune Bruno Arcuri’, e le Officine Babilonia.

Un film di Leslie Franke e Herdolor Lorenz, 2010, 82 minuti

Replica del sipario strappato

  • Aprile 14, 2011 00:43

Dopo il debutto  a fiera inmensa, lo spettacolo ‘sipario strappato’ va di nuovo in scena domenica 17 aprile al teatro dell’acquario – Cosenza. A seguire il comunicato.

Chi viaggia senza incontrare l’altro, non viaggia, si sposta

Alexandra David-Néel

La guerra, la miseria, la morte che dispensano i regimi di numerosi paesi sono tra le più drammatiche ragioni che spingono ogni giorno donne e uomini a mettersi in cammino, a lasciare la propria terra, affidando la loro vita a crudeli mercanti. La fuga è l’unica salvezza: fuggire dal proprio paese significa però fuggire dalle proprie radici, dalla propria famiglia, dal proprio lavoro, dalla propria cultura, dalle persone che si amano. Ogni volta che un uomo viene cacciato dal proprio paese o è obbligato a lasciarlo, ogni volta che è costretto a viaggiare sotto un camion, o su un’imbarcazione di fortuna, ogni volta che viene rifiutato da un altro paese, ogni volta che rischia la vita per cercare una dignità che non può avere prezzo, quei diritti vengono resi nulli, vengono annientati insieme alle persone.

Il Sipario Strappato è uno spettacolo che ha scelto di raccontare tutto questo usando parole dirette, semplici. Semplici per chi ascolta, ma decisamente meno semplici per coloro che recitano, attori non  professionisti, persone reali che hanno deciso di strappare il sipario dell’indifferenza calato sulle proprie vite quotidiane. Il Sipario Strappato è uno spettacolo che fa pensare, uno spettacolo che muove dentro e pone il pubblico di fronte a una realtà ignorata. L’approdo nella nostra civiltà: capolinea delle traversate degli avventurieri, luogo agognato di arrivo nell’immaginario dei migranti. Ma la realtà alimenta le domande invece di consumarle … quel viaggio non era il risultato legittimo di un desiderio di avventura, di fuga o di miglioramento che animava i viaggiatori. Era il frutto di un’illusione, di un sogno allucinato.