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A Cosenza ricordiamo il caso Mastrogiovanni
A un anno dalla morte di Francesco Mastrogiovanni Sabato 11 settembre 2010, ore 18.00 c/o OFFICINE BABILONIA Viale Parco – Via Popilia, Cosenza – Proiezione video shock delle riprese di videosorveglianza del reparto di psichiatria dell’Ospedale San Luca di Vallo della Lucania – Proiezione del video “Quando la dignità diventa follia”. La storia di Sabatino Catapano.
Cosenza Babylon – giugno 2010
Cosenza babylon
La tre giorni “Cosenza Babylon” che si è svolta dal 17 al 19 giugno presso le officine Babilonia – area ex offficine F.d.C., ha avuto origine dalle suggestioni suggerite dalla visione del film-documentario “Berlin Babylon” del regista tedesco Hubertus Siegert.
Il film attraverso un linguaggio fortemente evocativo , supportato da una importante colonna sonora, curata dagli Einstuerzende Neubauten, documenta quelli che sono stati gli enormi mutamenti strutturali vissuti dalla città di Berlino, all’indomani della caduta del muro. La città è stata letteralmente investita da colate ci cemento; schiere di acclarati architetti hanno progettato il volto nuovo della città: ha inizio, quindi, una imponente operazione di speculazione edilizia che ha condotto all’abbattimento di numerosi edifici, simboli di un passato prossimo che , tuttavia affonda le sue radici nella grande catastrofe che fu la seconda guerra mondiale. Tuttavia oltre a quest’opera di ricostruzione ha avuto luogo vera e propria erosione, uno sfruttamento di quel terreno che fino all’esistenza del muro era interdetto all’edificazione.
CONSULTA POPOLARE giovedì 27 maggio ore 17.30
Le ex Officine delle Ferrovie della Calabria, che divide Viale G.Mancini (Viale Parco) da Via Popilia, è una ampia area della città di Cosenza che da qualche anno è ritornata a vivere. Questa zona anonima e periferica, ormai spazio dismesso, abbandonato e brutto, si è evoluto non solo come luogo fisico, divenuto centrale perché progressivamente inglobato da uno sviluppo edilizio della città a dir poco forsennato; ma anche perchè si è trasformato in un luogo con una forte identità sociale, plurale e solidale capace di generare una progettualità articolata ricca di idee e di esperienze. E’ ora uno spazio sociale, culturale, creativo e religioso divenuto patrimonio della città. Le associazioni, le realtà e i cittadini, che hanno avviato un’azione di autorecupero dell’area, costituiscono un laboratorio di democrazia sperimentale e partecipata unico nella storia di Cosenza. Non a caso questa moltitudine di persone attive è stata convocata e consultata anche dall’UrbanLab del Comune. Lo scopo di questa consultazione, obbligata dalle indicazioni delle politiche europee, è stata quella di sviluppare un progetto di riqualificazione dell’area che rispondesse ai bisogni dei cittadini. Ma, purtoppo, di quella consultazione non è rimasto nulla! E’ servita soltanto a legittimare uno dei tanti finanziamenti europei destinati alla attuazione del piano strategico per la “famosa” area urbana.